100 km del Passatore.. di Centista Paola
25 / 26 maggio 2019
…dovevo dimostrare qualcosa? Dovevo dimostrarmi qualcosa? …non
credo o forse SI!…ma solo a me stessa: dovevo riscattare quella bambina
“goffa e cicciotta” che non rusciva in alcun modo ad avere un approccio
“sereno” con “la ginnastica”…che alle medie, bloccata sul livello più alto
del Quadro Svedese, veniva ripresa dalla prof. di educazione fisica:
“Caroli, scendi da sola o devo chiamare i pompieri???”
…negli anni mi avvicino ad un sacco di attività sportive…sempre partendo
in quarta ma finendo con scarso decoro…: equitazione, povero cavallo, mi
fa tenerezza; canoa, meglio se non scendi in torrente…non Ti vedo bene
(insegnante); acqua-gim, tutte troppo fashion per me; nuoto,”l’atleta
Paola è pregata di nuotare e non di chiacchierare al bordo piscina”;
gim…non so che…, la capriola imbragata NON la farò MAI!!!
Nel 2007
conosco Alice, matta corsa. Dai, dai, dai nell’estate del 2008 compro le
prime scarpe Kalenji e comincio a fare i primi km…ah, quasi dimenticavo,
ovviamente, come per tutte le attività precedenti, compro anche tutto
l’abbigliamento per almeno 10 anni di costante attività…TUTTO
INUTILE!!!… Alla prima ViviCittà, dopo forse 2 km vengo superata da un
gruppo di bambini…sconforto totale…e abbandono anche la corsa.
…nel 2015 tra gennaio e febbraio, la Vita mi mette alla prova…c’è Marco
al mio fianco (….posso veramente dire GRAZIE di ESISTERE)…ma non
basta… La mente non lavora bene, devo trovare una forte distrazione…e
comincio a camminare. Inizio con l’andare al lavoro, circa 2,5 km. Ad
ottobre mi iscrivo ad un “corso di corsa”…che sembra una sciocchezza,
ma che invece dovremmo fare tutti. La mia motivazione: fare meno
fatica!!! (già: altro mio grosso limite….la fatica). Dalla camminata, passo
alla corsetta. Conosco Beatrice, un Dono. Insieme affrontiamo dapprima
la 10km della Venice Marathon (il giorno dopo la fine del corso) e già a
febbraio del 2016, il 14 febbraio, la nostra prima mezza maratona: la
Romeo e Giulietta a Verona. …e continuo a camminare: l’11 giugno, con
Francesca O. facciamo il nostro primo piccolo Pellegrinaggio: Sant’Antonio
di Marghera-Sant’Antonio di Padova. Paola, mi dice Francesca, con il
nordic (dimenticavo, pure nordic avevo fatto tra il 2012 ed il 2013…) a
settembre fanno un tratto della Via di San Francesco. Andiamo? …siamo
già lì…conosco 10 meravigliose persone, ora fratelli e sorelle per sempre
per me, più ovviamente Francesca O. La prima sera, in passeggiata ad
Assisi, scatta la scintilla con Francesca B. e Andrea: si DEVE rifare
Sant’Antonio! Il 9 novembre (la partenza era sabato 12) conosco, grazie a
Francesca B., Maria Paola della Fondazione Banca degli Occhi del Veneto
(FBOV). In men che non si dica, mettiamo in piedi una raccolta fondi.
Quello che doveva essere un Pellegrinaggio-Fioretto di 36km era diventato
Il Cammino di Sant’Antonio: 458km percorsi in un anno durante i fine
settimana. 5.030 euro raccolti per la Fondazione e una forza interiore
nuova che si autoalimenta…ed esce quando serve…
E la corsa? Ovviamente continua!!! Tra allenamenti, campestri ed eventi
che per noi sono EVENTI, “il mestiere si incarna”…e anche il gruppo di
“disagiati” incrementa. Con il BlackFriday del novembre del 2017 faccio la
mia prima follia: mi iscrivo alla Venice Marathon del 2018. La mia Prima
Maratona!!! ….e dopo mesi di suppliche e la famosa frase “stiamo
invecchiando”, anche Bea converte la 10Km in 42,195km!!! In tutto
questo arriva anche Elly, anche Lei con il suo bagaglio personale e TANTA
determinazione! La nostra Prima Regina è stata stupenda…ma questo è
un altro film.
All’Expo della Venice saluto Maria Paola….senti, Le dico, ….vorrei fare una
cosa grande…Il Passatore per la FBOV…(ma cosa sto dicendo, ma mi
rendo conto, ma che stupida…non ho mai fatto neppure una maratona e
penso di fare una corsa di 100km….Paola collega il cervello prima di
parlare…). Paola, mi risponde Maria Paola, se fai Il Passatore, Ti faccio un
monumento!!! …però è vero che per dare risalto alle cose, a volte,
bisogna fare cose eclatanti…
Il 18 novembre del 2018 con Andrea e Francesca, veniamo premiati per
una seconda raccolta fondi per la FBOV, quella del “Con nuovi occhi sulla
Via Flavia”. All’evento invito Alessandra e Michele, amici di amici e…la Vita
a volte…genitori di Elisa, la migliore amica di Angela, la nostra prima
nipotina. Michele mi chiede qualche informazione sulle “raccolte fondi”. Gli
spiego velocemente come funzionano e gli dico che nel 2019 vorrei fare Il
Passatore per la FBOV: 10 euro per 100Km. “E’ sempre stato un mio
sogno!!!”, mi dice.
…nasce così: “Paola e Michele – Al Passatore, correndo un SOGNO
insieme”.
Il 5 gennaio, per la mia festa, La Befana, mi regalo l’iscrizione….e comicia
l’avventura!!!
Marco è fortemente contrario…ma cambierà idea…anche Alessandra (la
moglie di Michele), non ne vuole sapere e Lei…non ha cambiato molto
idea… 🙂
Maria Paola ci prepara la pagina per la raccolta fondi con il testo che mi
ero immaginata durante un’oretta insonne quella stessa notte.
Michele ha la testa sulle spalle e non improvvisa: comincia l’allenamento
in febbraio seguendo un programma. Io…faccio le mie corsette con Bea,
Antonio e la Elly. Michele è anche un po’ Santo e ad un certo punto mi
chiama proponendo un allenamento insieme: il 28 febbraio mi manda un
messaggio per un lungo insieme. Il 2 marzo facciamo i nostri primi 30km
in compagnia! Sono stati veramente uno spasso: sereni sia per la parte
fisica che per quella emotiva. Una vera “passeggiata di salute”. Tra gli alti
ed i bassi della Vita…che ci mette sempre alla prova…facciamo i 40km il
23 di marzo, i 50km il 13 aprile , i 65km (per me 62km) il 26 aprile, per
poi scedere all’ultimo lungo dei 30 km il 2 maggio (questo l’ho fatto da
sola….per cui pianissimo…).
Anche la nostra raccolta fondi fa strada. Il 13 marzo appariamo anche
nella Home Page della 100Km!!!
Alla ViviCittà del 31 marzo ci viene concesso un momento di visibilità con
conseguente incasso. Finiamo anche sul giornale e sulla pagina del
Comune di Venezia per questa cosa…ma in realtà il risalto è dovuto al
fatto che il 27 marzo dei manigoldi fanno un mega furto negli ambulatori
della Fondazione portando via macchinari preziosi e costosi.
Passo dopo passo, Km dopo Km, eurino dopo eurino il 25 maggio si
avvicina!
La sera del 24 aprile, pensado che fossi alla 50km di Romagna (chi va al
Passatore…la fa), mi chiama Marco A. Mi dice un sacco di cose, che forse
non ascolto neppure bene…e poi conclude con: credo che Tu sia un po’
come me e Ti voglio stare vicino!
Ops, stavo dimenticando….Massimo mi segnala un evento: l’11 di maggio
a Villorba c’è una giornata formativa sulla corsa con ospite Giorgio
Calcaterra, Re Giorgio! Lavoro la mattina, ma chiedo di poter partecipare
per il pomeriggio. Non c’entro nulla con questa cosa…ma…con Claudio
andiamo. Siamo in 12 o 13 persone…e Calcaterra è “il più normale” di
tutti. Cioè nel mio immaginario, mi pensavo di trovare una sala piena di
persone e questo atleta distante, molto distante. Invece una bellissima
scoperta: una persona di una semplicità quasi unica. …è ci scatta la
“benedizione” con un bel “in bocca a mamma lupa”!!!
La FBOV ci regala la canotta per la corsa, così mi penso ad “un evento”
per la consegna: sabato 18 maggio da S3. Invitiamo i Lele’s (il mio
gruppo di amici disagiati), Massimo e Marco A., che mezz’ora prima
dell’incontro mi scrive: porta l’altimetria della corsa (mah, penso io).
La Festa della Consegna delle Canotte è stata bellissima: Maria Paola a
nome della FBOV ci ha portato il Suo ringraziamento, eravamo tutti
contenti. Marco A. ad un certo punto ha preso la parola ed ha cominciato
a spiegare come “si vive”, proprio così, come “si vive” Il Passatore. Era da
brividi…coinvolgente, appassionato, spassoso…. Non avevo dubbi sul
fatto che sarei arrivata al 25 maggio (o forse si), ma dopo il Suo
racconto…come si faceva a non AMARE IL PASSATORE…
La settimana che precede la partenza è stata una sofferenza,
lavorativamente parlando…ma è passata. Il 24 mi sono presa una prima
giornata di vacanza…per farmi i capelli…mi fa sentire bene. Nel
pomeriggio preparo lo zaino con gli zainetti da lasciare durante il
percorso: Borgo San Lorenzo, Colla e Marradi. Marco me li supervisione e
mi fa aggiungere un po’ di cose, più per la mia sicurezza che perchè
realmente servano. Ultima aggiunta: la bandiera della FBOV che metto
nello zaino che si fermerà a Borgo e a Marradi.
Michele ed Alessandra mi vengono a prendere alle 7.10. Sono in ritardo
(di 5 minuti) perchè a Dese c’è nebbia…in questi momenti capisco cosa
prova Marco quando sono io a dirgli arrivo alle…e poi….
In un attimo siamo in Stazione e alle 7.37 la Frecciarossa 9407 parte in
direzione Firenze!!! Racconto a Michele che Marco A. ha fatto un post su
facebook tardissimo, che avrebbe preso il treno alle 7 per arrivare alle
11.00 e che sarebbe tornato con noi. Alle 7.45 però arriva un suo
messaggio su wa: …rinuncio, è la cosa giusta. Ciao. Le ragioni che lo
hanno spinto a questa scelta sono Sue e personali. Ci è dispiaciuto però
tantissimo…all’inizio non ci credevamo neppure.
Firenze. Scediamo. Michele ha un borsone enorme che porta a spalla. Io,
il mio super zainetto Invicta in abbinata a quello del Giro delle Mura di
Ferrara.
Colazione, tram, Cascine: ragazzi, ci siamo!!!! La coda per il ritiro
pettorale!!! Ci siamo!!!! Qui è tutto fluido, armonioso…la fluidità del
runner di cui parlo spesso con Bea…solo energia positiva, qui. Prendiamo
il nostro bel numeretto e andiamo in zona Pasta Party. Michele è
veramente lucido: arrivando così presto non facciamo coda e alle 11
stiamo già mangiando la nostra bella psta in bianco. …io comincio ad
essere un po’ agitata…”Fino alle 12.00 NON si va via da qui” mi dice lui.
“Allora vado al bagno”….avrò fatto 10 pipì prima di partire…
Puntuali come un orologio svizzero, anche per lasciare il posto ad altri, ci
riportiamo in zona pettorali e ci cambiamo. Qui incontriamo la mitica
famiglia Vaghetto da Palermo, conosciuta dai racconti del libro Non ci
resta che correre di Biagio D’Angelo e amici su facebook. Mi presento e
presento anche Michele. Lo speaker parla di questo e di quello e mi viene
in mente che Maria Paola mi aveva suggerito di fare un video in zona
partenza o dove volevamo: ecco l’occasione!!! “Scusa, abbiamo promosso
una raccolta fondi….” e ne esce un bel messaggio a favore delle
associazioni che si prodigano per il bene collettivo. Quasi subito dopo
passa Sabrina Sgalaberna di NewTimeTv.life…e, come dire, è una
calamita!!! …quindi, probabilmente, saremo anche nel servizio “ufficiale”
della manifestazione.
E’ ora di avviarci: prendiamo il tram verso il centro città…il primo lo
perdiamo…ma tanto…c’è tempo. Scediamo in stazione dove incrociamo
Paola F. Lei è con un sacco di amici e conoscenti, fa un sacco di foto,
esterna tutta la Sua gioia. Io e Michele siamo più “tranquilli”, diciamo così.
Mi chiama Marco…aspettavo la Sua telefonata che è arrivata nel momento
giusto, per tante ragioni…
Ci sono migliaia di persone tra turisti e podisti…io intravedo solo la mega
statua del Passator Cortese ed i magnifici monumenti di Firenze passano
quasi in secondo piano…devo fare la pipì…
Griglia, come in un concerto di Renato Zero conto alla rovescia e….VIA, la
47′ edizione della 100km del Passatore, il mio primo Passatore,
COMINCIA!!!!
I primi km già li conosco: a Pasqua Marco mi ha regalato un fine
settimana fiorentino. Sono un tripudio di gente, applausi, festa e….un
ragazzo si inciampa…credo si sia slogato una caviglia e perdo subito
Michele. Penso sia rimasto indietro perchè aveva un dolorino ad una
gamba. Rallento (andavo già comunque piano…) sbatto contro un muro
con il gomito (abrasione alla Marco, così lo sento più vicino 🙂 ), mi fermo
un attimo. Un ragazzo dell’organizzazione mi chiede se ho problemi. No,
grazie!!!! Apetto il mio amico. Sapete, lungo tutti i 100km ci sarà sempre
qualcuno che si preoccuperà di noi: sono i Volontari del Passatore,
persone con tanta, tanta buona volontà! Ho letto di una di loro che
chiedeva notizie di un’altleta e ultimava il suo messaggio scrivendo:
Grazie perchè mi fate sentire utile. ….anche questo è lo sport!!!!
Parte la salita a Fiesole. Nessun problema, la tattica di gara condivisa con
Michele, ma in realtà molto più mia che sua è: a Fiesole si arriva
camminando…e ci arrivo davvero in un attimo, salutando Luigi, altro
amico di facebook ed incontrando il pettorale 1052 e 1053. Io avevo il
1051. Una bella coincidenza su oltre 3000 persone. Comincio anche a
mangiare e a bere: Marco mi ha detto di farlo talmente tante volte
che…lo faccio! Dopo Fiesole si sale ancora e quindi….cammino… Mi
affianca un signore di nome Luciano. Di lì a poco saprò molto di lui. Non è
la prima volta che mi accorgo che: è più facile “liberarsi” con gli
sconosciuti; la fatica fa venir meno i freni inibitori; lungo le lunghe
distanze ti si affiancano e affianchi le persone di cui hai bisogno in quel
momento; …e poi doveva andare così… A Vetta le Croci mi fanno una
bellissima foto dal basso, come piace a me, mentre prendo l’acqua da un
rubinetto. Penso che il fotografo fosse disteso a terra per prendere quella
angolazione…meno male non ho fatto pipì…E’ il momento di un po’ di
discesa e con Luciano cominciamo a correre. Mi racconta di sua moglie ed
è in quell’attimo che, al mio ricordo, è apparso l’arcobaleno. Lei è in Cielo
e a lui manca moltissimo…. Arrivano i pini marittimi di Borgo, mi dice, ma
forse hanno spostato Borgo più in là…perchè il cartello con il rilevamento
cronometrico non si vede…
Ecco, ecco: facciamoci la foto insieme così avremo un bel ricordo e
sorridiamo a tutti! A Borgo Michele era già arrivato, ma io non lo sapevo.
Avevo chiesto di Lui ai Vaghetto e alla sua amica Veronica o
Valentina…ma niente. Per lui, come per me, è stato un problema
recuperare il primo zaino. Colpa nostra, ad onor del vero: quando lo
abbiamo caricato non abbiamo fatto caso alle lettere dell’alfabeto. Michele
era accaldato ed ha preso freddo. Forse è proprio qui che ha pregiudicato
la sua prova…. Io prendo le luci ed i due antivento, faccio la mia pipì al
bagno chimico e mi avvio verso l’inizio della salita dove avevo
appuntamento con Luciano che nel frattempo, veterano del Passatore, era
andato come molti a bere una birra!!! Chiamo Marco per salutarlo e poi mi
squilla il telefono e dall’altra parte della cornetta c’è Marco A.:
incredibile!!! Mi chiede come mi sento, se sono sola, come sta
andando…incredibile!!! Mi dice anche di chiamarlo durante la notte, ma
penso a queste sue parole più come ad un gesto cortese che alla verità.
Ricomincia la salita, ma senza Luciano. Avevo perso anche lui, forse per il
tempo trascorso all’autobus…ho aspettato un po’ e poi sono ripartita.
Poteva essere Ronta o Razzuolo o giù di lì, mentre sto mangiando una
fetta di pane toscano con l’olio, che mi sento chiamare da Michele. Era un
Principe Azzurro con il mantello dorato…mantello? dorato? non riesco a
capire. “Mi ritiro”, come mi ritiro??? Mi racconta che stava andando tutto
bene, che era davanti a me (meno male) e che si era preso freddo a
Borgo. Aveva i crampi allo stomaco: il suo Passatore finiva lì…
A Passo Colla sono arrivata da sola tra ali di folla…almeno mi pare…Il
Passo è un tratto di strada non molto larga, ci metti lo spazio per il
rilevamento cronometrico, un po’ di tifo, le bici scorta e un ago sarebbe di
troppo. Qui volevo bere il brodo caldo di cui tutti parlano, ma c’era tanta
confusione. Ho deciso di prendere il carica orologio (volevo avere la
traccia di questo meraviglioso viaggio fatta da me per intero…) e non ho
fatto cambio abiti. Avevo con me quello che mi serviva e avevo la gioia di
aver raggiunto il Passo in 7 ore e 16 minuti, come Luciano l’anno prima!!!
…e lui aveva finito, a suo dire con poco onore, in 15 ore!!! Alle 22 io sono
già a letto da un po’, di solito, per cui mi dovevo dare una svegliata. Ho
pensato che con Luciano non era stato male corricchiare in discesa nel
pomeriggio e così ho conciato a fare. Ogni tanto ridevo da sola a sentire le
chiacchiere più strampalate. Avete mai pensato che possa essere faticoso
alzare i piedi per superare la linea di mezzeria? …qualcuno lo pensa… Ho
visto le lucciole…anche quelle finte del fanale di un ciclista…ed erano
fantastiche!!! Una leggerissima pioggia mi ha accompagnato fino a
Marradi in 10 ore. 65km erano fatti!!!! FELICE, FELICE, FELICE…Mi fermo,
come fanno tutti. Cerco il bus con l’ultimo zaino, ma forse deve ancora
arrivare (ho fatto troppo presto?)…qui dovevo prendere la bandiera da
sventolare all’arrivo…Mi siedo da sola, ho bisogno di stare sola. Un
podista mi chiede se ho problemi e mi suggerisce di farmi un
massaggio…ma io ho solo bisogno di stare con me stessa… Decido di
regalarmi 5km a passo lento, fose sbagliando…o forse chissà… Riparto e
Marco A. mi scrive. Lo chiamo dicendogli che va tutto bene, veramente
bene…solo che comincio a vedere la gente che si ferma, che sta male,
che “gomita”, che dorme al bordo della strada (questo a Marco A. non l’ho
detto…forse mi avrebe suggerito qualcosa) …ed io? In realtà riesco ad
andare avanti, piano ma vado. Odio la salita, odio la discesa…quando
arriva il piano? Devi aspettare ancora mi dice qualcuno. Mi impongo di
dire a Marco di proibirmi di iscrivermi a queste cose la prossima
volta…sono cose da matti!!! e intanto i km passano: rivedo i cartelli di
paesini passati con Il Cammino di Sant’Antonio, ma in quell’occasione non
si faceva la statale. Rallento ancora e comincia anche a ritornare la
luce…non ricordo dove sia arrivata l’alba, mista alle nubi. So però che a
Brisighella ho fatto colazione con un bel panino con la Nutella, quella vera,
e ne ho messi due in un sacchetto. Un signore mi ha pure preso in giro
dicendomi che con tutto quel mangiare dovevo fare altri due Passatore
per dimagrire. Chiamo Marco, che nel frattempo è quasi a Faenza con
Arianna. Si sono svegliati alle 3 per vedermi arrivare!!!! Mando un
messaggio a Marco A. che mi sta seguendo anche su ENDU. Da qui
comincia il mio calvario….credo che mi abbia tenuto sulle gambe una
determinazione legata al fatto di non voler deludere le aspettative che
avevo generato…o forse tanta, tanta forza di volotà…non lo saprò mai!
Oggi dico che, siccome avevamo concluso con Michele la raccolta fondi per
la FBOV, non potevo, almeno io, non tagliare anche il traguardo della
100km!!! Però vado sempre più piano. Anche il tratto Brisighella Faenza
mi è abbastanza familiare: Marco e Nunzio hanno fatto più di qualche
volta la Gran fondo Davide Cassani che arriva in Piazza del Popolo come Il
Passatore. Comincia a piovere, secchiate di acqua. Ringrazio il Cielo che
sia arrivata l’acqua perchè è stata lo stimolo per andare avanti…anche se
la forza maggiore è arrivata dalle grida di incitamento di Francesca e
Nunzio a 2 km dall’arrivo. Erano lì da non so quanto ad aspettarmi, anche
loro sotto la mia stessa pioggia…per darmi il coraggio per andare oltre
quegli ultimi 2000 interminabili metri. Con loro raggiungo il cartello
dell’Ultimo Km che avevo visto fotografato in una giornata di sole…. Bhe,
con la pioggia era ancora più bello!!!! …e poi il centro, la piazza, credo di
vedere Marco vicino al traguardo ma non è lui. Marco è più avanti, sempre
più avanti in tutto!!!! C’è Michele!!!! Credo di averlo abbracciato…se non
l’ho fatto, lo farò ogni volta che lo rivedrò…e questo lo farò comunque…
…e, finalmente, la linea del traguardo della 100km più bella del mondo, la
mia 100km del Passatore, che unisce la Toscana del mio babbo Angiolino
all’Emilia Romagna della mia mamma Luisa. E’ a loro che, 20 dopo che il
mio babbo è andato in Paradiso e che la mia mamma avrebbe tanto
voluto seguirlo, dedico tutto questo.
Perchè, come ho già scritto in un’atra occasione, sono chi sono grazie a
loro!!!!
…al 2020…