× Ritorna la 49^ edizione della 100km del Passatore - 25-26 maggio 2024
Era il mio sogno da anni - 100 KM del Passatore | Firenze - Faenza

Era il mio sogno da anni

Era il mio sogno da anni

Era il mio sogno da anni. Sogno, misto a paura di affrontare una sfida simile.

La famosa 100 km del Passatore. Mi ero poi iscritta per il 2020 ma il covid ci ha fermati. E quest’anno è arrivato il gran giorno. Avevo fatto i calcoli che andando a 12 al km potevo arrivare nel tempo massimo, 20 ore. Quindi praticamente camminando. Sveglia alle 4 e partenza alle 5 alla volta di Faenza dove avevamo il pullman per Firenze.

Io e i miei amici del GS Valsugana, fantastica compagnia. Arriviamo a Firenze e inizia l’ansia. Arriva “Re Giorgio” e non si può non andare a fare la foto di rito complice anche la sua gentilezza e disponibilità. Persona fantastica. Incontriamo tanti amici. Fa molto caldo. Alle 15 la partenza. Inizia il viaggio non senza farci un gran in bocca al lupo a vicenda, i miei amici vanno più forte di me. All’inizio caldo ma bene, dal 25 esimo km crisi totale, volevo ritirarmi. Sento mio marito, mi incoraggia. Intanto i km vanno.

Poi scrivono sul gruppo gli amici del GS Valsugana e mi incoraggiano. Vado avanti. Dal 42 esimo mi riprendo. Si sale alla Colla, era già buio. Non c’è più linea quindi niente telefonata di supporto da mio marito. Dei ragazzi che facevano una grigliata ci offrono del cibo. Sul percorso oltre ai ristori ci sono tante persone che offrono cibo e acqua a noi “Passatori”, davvero carino. Le persone sul percorso vivono tutte il Passatore come una festa, i volontari sono meravigliosi. Organizzazione perfetta. Si scende e i km passano. È freddo per via del vento dalla Colla in giù. Tante lucine davanti e dietro a me, non sei mai soli ma sempre in compagnia. Si sentono rane gracidare nel buio.

Arrivo a Casaglia e prossimo miraggio è Marradi. E si prosegue ad obiettivi, da Marradi il prossimo è Brisighella e raggiunta quella è “quasi finita” anche se non si può mai dire, 15 km sono sempre tanti. In tanti si sono dovuti fermare perché non ce la facevano più o perché infortunati. In tanti soccorsi dall’ambulanza. Passata la notte arriva l’alba. Si tolgono luci e lucine e si continua.

Un’alba stupenda, giusto l’attimo di una foto. Errano … quasi finita. Si arriva a Faenza con la statua del Passatore, gli ultimi 4 km sono infiniti. Ero “stufa” volevo l’arrivo. Gli ultimi 200 metri corro e sorrido perché sì ce l’ho fatta. Passatore conquistato in 18.01 e qualcosa. Non pensavo nemmeno andasse così “bene”. Li per li rientrando a casa con i miei amici ho pensato bella esperienza ma va bene così… ma già dal lunedì dopo ho pensato al prossimo … appena riaprono le iscrizioni “io ci sarò”.

Ancora adesso ripensando a quella notte ho talmente tante fantastiche emozioni che non si può non rivivere ancora.

Il Passatore, la più bella del mondo.

 

Eliana Ravagni

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