Finalmente il giorno è arrivato, stavo aspettando sta gara dal Dicembre 2019!
Finalmente il giorno è arrivato, stavo aspettando sta gara dal Dicembre 2019!
In tutto questo tempo non ho fatto altro che correre ed allenarmi in ottica del Passatore e se possibile
di migliorare la già buona prestazione del 2018.
Parto in treno con Matteo, per scaramanzia, come la volta scorsa. Arrivati a Firenze, prendiamo il tram direzione Cascine, dove mi fermo a mangiare all’Illusion Club.
Poi dopo aver parlato e scherzato, si fa ora di andare alla partenza. Tra un saluto e un in bocca al lupo, si
sente lo sparo e si parte sotto un sole che ricorda molto la partenza di 4 anni fa.
Alla prima salita di Fiesole questa volta non mi lascio tentare dalla camminata, ma provo a correre fino alla cima. Riesco nell’intento e scollino dove troviamo sul percorso un pò di ombra.
Si prosegue bene fino a Vetta le Croci,dove mi godo un panorama fantastico e poi piano piano si arriva a Borgo San Lorenzo, che ci accoglie sempre calorosamente.
Inizio ad accusare un pò di fatica tra Panicaglia e Ronta, dove inizio a camminare. So che devo tenere duro perchè da qui in poi si sale e questa volta vorrei provare di arrivare in cima alla Colla, con un tempo migliore. Lungo la salita, tappa obbligatoria alla fonte, che per me è fonte di fortuna oltre che di benessere.
Arrivo su dopo 5 ore e 38 minuti, con un vantaggio di 20 rispetto la volta scorsa!
Qui mi fermo proprio a mangiare e bere come se non ci fosse un domani, mi cambio la maglia e mi metto un giubbetto senza maniche sopra, oltre alla frontale e a un lume dietro. Lungo la discesa mi accorgo di avere caldo ma decido di togliermi il giubbetto solo da Marradi in poi.
Consapevole degli errori commessi la volta scorsa, decido di tenere il mio passo e cercare di pensare solo a cose positive senza farmi prendere da chi sorpassa o da qualche macchina che corre un pò troppo vicino a noi. Via via si passa Marradi e si scende fino a San Cassiano dove mi sento ancora bene ma devo continuare a mangiare. Tiro avanti a brodo, caffè e tramezzini!!!
Gli ultimi 20 sono quelli più duri e me lo ripeto, quindi concentrazione fino alla fine, non bisogna mollare MAI. Ce la faccio fino a Fognano, poi sento arrivare un pò la crisi della fine ma tengo duro fino a Brisighella.
Qui mi fermo un minuto in più e cerco di rilassarmi, so che anche stavolta arriverò al traguardo di Faenza col buio ma ci vorrei arrivare bene e così provo a correre sui 7 minuti al km. Li riesco a tenere, ultimo ristoro a Errano con i volontari che ci incoraggiano e poi via lungo il vialone di Faenza.
Inizio a vedere le luci, gli amici e i parenti che mi hanno seguito per 70 km e il display che segna 12 ore e 7 minuti, (anche se per me sono 2 in meno) sono davvero soddisfatto di averla conclusa in questo modo!
Ora una bella birra per festeggiare è d’obbligo!!!
Il Passatore rimane sempre una gara dura, da portare a casa con le gambe, la testa e il cuore. Ma quando ci sono tanti volontari e tanto tifo, (bellissimo vedere così tanti bambini) tutto diventa più facile.
Ah, non c’è due senza tre, quindi a presto PASSATORE!;)
Alessandro Grandi