LA 100 KM DI SIMONE GUARNIERI
Smaltita l’adrenalina e l’emozione vorrei semplicemente esprimere le sensazioni provate durante questa corsa unica e per questo leggendaria.
Ovviamente sono un podista modesto senza nessuna pretesa ma un innamorato vero dello sport e della corsa. Dopo 15 anni di stop podistico dovuto ad impegni professionali anche all’estero, ad agosto 2015 ho ricominciato a correre solo con vena salutistica.
Dopo le prime uscite però, sebbene di modesta lunghezza, avendo corse in passato molte maratone, 50 km di Romagna, Pistoia Abetone etc…, è riaffiorato in me il sogno mai sopito di giungere un giorno (meglio una notte) in Piazza del Popolo a Faenza. Diciannove anni or sono, allenato bene, con un personale inferiore di poco alle tre ore in maratona, mi cimentai nella 100 Km ma a Marradi le lampadine – forse anche a causa di un ritmo troppo elevato – si spensero e mi dovetti ritirare con tanto dispiacere. Abbandonai l’idea mestamente. Tornando al recente passato, dopo soli tre mesi dalla ripresa degli allenamenti, sono riuscito in condizioni penose per un problema venoso ad una gamba, a novembre 2015, a concludere la Maratona di Firenze ma in condizioni non buone e quindi il sogno del Passatore è rimasto nel cassetto. Poi, tornando a correre dopo Natale grazie anche alle cure del mio fisioterapista (un semi genio) Dariush, alle Cascine, dove molti fiorentini si allenano frequentemente, i discorsi di alcuni podisti hanno scatenato nuovamente in me la voglia di arrivare a Faenza e così mi sono iscritto nello scetticismo mio e di molti, per altro motivato.
Dal quel momento ho trascorso mesi di durissimi allenamenti svolti anche all’alba, lunghissimi eseguiti in giorni festivi, associati ad un’alimentazione calibrata tanto che da agosto 2015 ho perduto quasi 13 kg. Mi sentivo bene e sono sceso in Via dei Calzaiuoli con l’entusiasmo di un ragazzino che non sono. Caldo terribile sul “Fiesole”; splendida discesa verso Borgo da Vetta Le Croci e poi la mitica Colla. Presa con rispetto arrivo bene in vetta. So che la discesa verso Marradi mi alletterà ma sono umile e la percorro con giustezza. Passano i chilometri e raggiungo il traguardo di Marradi che mi ricorda le streghe di quattro lustri or sono. Faccio quindi finta di nulla e nel buio fondo corro, corro, piano costante ma corro. Partecipo a tutti i ristori e dopo tanta fatica vedo il cartello 95 km! Bene solo chi ha corso questa gara sa che cosa si provi. Gli ultimi 5 km in 28 min e quando sento gli applausi in Piazza del Popolo beh, lo confesso, a 50 anni le lacrime scendono copiose tempo 12h 14 min ma è l’ultima cosa che guardo. Grazie a mia Moglie Laura per la pazienza, a Tommaso, Ilaria, Giovanni ed in particolare al Mister Luca che mi ha spronato negli ultimi chilometri ricordandomi i lunghissimi fatti in solitudine durante l’inverno sopportando molte crisi. Grazie Passatore e grazie a tutti i “ragazzi” e “ragazze” impegnate sul percorso ed alla logistica. Il sogno podistico della mia vita è diventato realtà!
Simone Guarnieri