PASSATORE 2012
Che viaggio!!!! Eh si perchè una 100km non può non essere definita come tale.
E il Passatore per me resta IL VIAGGIO.
Se dovessi descrivervi le emozioni che si provano a correre questa gara penso che non basterebbero
neanche 7h18’…..già perchè anche ora a distanza di due giorni le emozioni si susseguono senza
sosta alternando flash di estrema soddisfazione ad altri di dolori lancinanti. Ma la conclusione è
sempre la stessa: una soddisfazione unica.
Questo viaggio parte da lontano…..è la scelta di rifarsi per un mondiale andato assai male. Di mezzo
ci si è messa l’allergia che ha pregiudicato non poco il tutto, ma come si dice….sono una testa dura e
quindi…..Passatore sia, ugualmente.
Massaggi con Rodolfo, il mio super massaggiatore, presso il centro SAN RAFFAELE in quel di
Foiano: una garanzia.
Ho preparato la borsa in modo maniacale: completo da gara BROOKS, il vecchio ID ELITE giallo
fosforescente per essere più visibile anche nell’oscurità, RAVENNA per unire alla leggerezza anche
un discreto supporto del gesto.
Per l’integrazione ho a lungo pensato a qualcosa di alternativo e quasi quasi mi sarei portato una
bella bottiglia di chianti classico de LA CASACCIA poi pensandoci bene ho pensato che sarebbe
stato meglio brindarci.
Gli accompagnatori eccezionali tutti. Mia moglie Federica è energia allo stato puro, Giuseppe
tranquillità assoluta, Laura il perfetto “angelo custode” al fianco dell’atleta, Giovanni, beh lui alla
fine ha fatto da portavoce per incitare il pubblico ed accenderlo anche se devo dire bisogno non
ce n’era.
E poi……IL VIAGGIO.
Si parte per questa super affascinante competizione che come sempre è innanzitutto una prova con
se stessi. La compagnia è ottima e si corre in scioltezza fino alla Vetta le Croci poi da li ho capito
che l’allergia, che pensavo passata, l’avrebbe fatta da padrone. E così è stato…..già in discesa mi
mancava l’aria per nn parlare poi della salita alla Colla dove i polmoni mi si sono letteralmente
infiammati. Ma tant’è ero in ballo quindi balliamo. In discesa ho recuperato benissimo tranne poi
accusare la mancanza di ossigenazione precedente che al chilometro 56 mi ha procurato un crampo
violentissimo al polpaccio destro. La sofferenza è stata atroce non mi era mai capitata una cosa del
genere…..Mi hanno risuperato sia Daniele che Antonio…..ma non potevo mollare, se mi ritiro è per
qualcosa di etremo…qualcuno mi ha anche detto che questo lo era…..boh….comunque, dopo essermi
tirato per benino ho ripreso la mia, diciamo così, corsa. Fino al 75km, grazie al percorso favorevole,
sono riuscito a recuperare e superare chi mi precedeva fino ad arrivare a 300 metri dal mio amico
Dimitry…..poi però il conto mi si è presentato con tutti gli interessi. Non potendo correre in spinta
con i piedi mi si sono indurite le cosce ed è stato veramente duro arrivare, soprattutto quando ti vedi
risuperare e capisci che di fiato ne avresti ancora,eccome, ma i muscoli…..beh quelli erano già in
macchina non fosse stato per il mio cuore. Comunque poi si arriva. Si esce dall’oscurità per
giungere nella luce di Faenza….che emozione: sempre meraviglioso. E qui ….. REWIND.
Si, si, rewind.
Già questo viaggio non è solo agonismo. C’è qualcosa di veramente unico e speciale che pervade
tutta la manifestazione.
La partenza con PIRI’ che insieme al suo Passatore scappa via, inseguito dai primissimi, per aprirci
la strada fino a Faenza.
La moltitudine di gente lungo il percoso. Tutti tifosi di tutti. Anche gli accompagnatori stessi
tifavano ed incitavano gli “avversari-amici”. Gruppi di bambini festanti che urlavano il tuo nome e
chiedevano speranzosi un “5”, qualcuno di questi aveva imbastito anche un suo specialissimo miniristoro:
commovente. E poi…..l’incitamento dei personalissimi sostenitori, che a posteriori ho saputo
aver sofferto più di me nel vedermi correre in quello stato: super SUPER.
E quando correvamo nel buio della calante notte ecco comparire come per magia, la magia del
Passatore, famiglie intere, gruppi di amici tutti prontissimi a dare il loro sostegno: una bella spinta
verso il traguardo che quando sei nelle mie condizioni sembra non arrivare mai.
E poi…eccola Faenza, il Passatore è già arrivato, ma con le sue luci e il calore della gente ti
abbraccia in un modo talmente caloroso che non si può non commuoversi. E il bello è che questa
accoglienza viene tributata a tutti.
In particolare mi ha colpito tantissimo l’ abbraccio umano di Gregorio con la sempre mitica
bandiera dela mia super specialissima società: i RUNNERS BERGAMO. E poi il ringraziamento
accorato di Pirì con quell’abbraccio caloroso di chi conosce quello che provano i corridori, le
persone, lungo tutto questo viaggio.
Però come vi dicevo all’inizio il tempo per descrivervi le emozioni non baterebbe mai…..ancora
adesso scrivendo queste poche righe riaffora ad ogni parola un ricordo speciale che tengo per me
nel mio cuore ringraziando tutti perchè senza di voi questi non ci sarebbero.
Questo è senza dubbio un arrivederci al 2013….potete contarci.
Francesco,
uno dei tanti.