Un minuto di delusione, infiniti attimi di gioia.. di Zuccarello Nicola
Ciao ragazzi e ciao ragazze, complimenti di cuore a tutti, comunque sia andata siete stati dei veri guerrieri. Io mi sono ritirato molto presto a causa di una crisi allergica. Il minuto dopo il ritiro penso sia stato uno dei più lunghi e difficili della mia carriera: è bastato un fattore (una lunga strada piena di pollini…) per mandare all’aria quello che avevo preparato e che avevo in mente. Subito dopo però è subentrata quella consapevolezza che bisogna accettare tutto quello che offre questa meravigliosa manifestazione, e vi posso garantire che tutto quello che ho vissuto dopo da spettatore sono stati “infiniti attimi di gioia e di sport”. Riporto quello che ho scritto la notte dopo il ritiro e che ho pubblicato nei miei canali social, perché bisogna sempre metterci la faccia e soprattutto bisogna comunicare che il ritiro a certi livelli e in certe competizioni non significa sconfitta, ma significa volersi bene. “100km del Passatore, la mia gara termina prestissimo a causa di una “crisi allergica” e come da “filosofia Zucca” , quando la corsa diventa pericolo, ci si ferma subito. Peccato, stavo bene, mi stavo divertendo, stavo conducendo la gara che avevo in mente ma in una competizione così impegnativa tutto può accadere. Il primo minuto dopo il ritiro è stato il momento più triste (sportivamente parlando) da quando corro perché ti passano per la testa 55000 cose, ma subito dopo ho iniziato ad applaudire gli amici che passavano e a salutare il pubblico. Una volta a Faenza, dopo una bella doccia, mi sono bevuto un paio di birrette in attesa degli amici al traguardo, sono andato ad abbracciarli tutti, perché l’ultramaratona mi ha insegnato che oltre alla competizione esiste prima di tutto il rispetto e la stima, perché solo chi ha preparato certe gare sa quanti sacrifici ci siano dietro a certe prestazioni Mi spiace aver deluso Enea (mio figlio), gli avevo promesso una buona gara, ma piccolo mio ci rifaremo il prossimo anno, nello sport come nella vita si vince e si perde, l’importante è provarci sempre, essere leali, e poter camminare sempre a testa alta. Ringrazio tutti voi, certe dimostrazioni di stima prima durante e dopo le gare mi rendono uno sportivo FELICE. Il sorriso però non deve mancare mai perché non sarà di certo un ritiro a farmi perdere l’entusiasmo e la voglia di correre. Sono già pronto per nuove sfide. Complimenti a tutti. Avanti tutta Zucca. Buona domenica amici”. Ci vediamo a Firenze (e spero anche a Faenza) il prossimo anno: arrivederci Passatore!