27.05.2017: LA 12ESIMA VITTORIA DI CALCATERRA AL PASSATORE

27.05.2017: LA 12ESIMA VITTORIA DI CALCATERRA AL PASSATORE

Giorgio Calcaterra ha vinto per la 12esima volta consecutiva la 45a edizione della 100 km del Passatore del 27/28 maggio 2017, tagliando il traguardo in 7h03’54” = 4’14” al km e precedendo il reggiano Andrea Zambelli (7h08’10”) e il francese Hervé Seit (7h18’47”). Dei 2˙893 iscritti sono partiti in 2˙705. Giorgio ha raggiunto il traguardo di Faenza accolto dal caloroso pubblico di piazza del Popolo. Nell’intervista dell’immediato dopo gara, Giorgio ha dichiarato che ha sempre cercato di prepararsi al meglio, ma per vincere ci vuole anche fortuna. Egli ha scritto il libro autobiografico dal titolo Correre è la mia vita ove racconta la sua vicenda sportiva. Lo speaker Daniele Menarini ha commentato le parole di semplicità e simpatia di Giorgio. Indubbiamente vincere 12 volte consecutive è una vera impresa. Su 45 edizioni, significa che oltre un quarto sono sue. Non è facile riuscire a correre ad alto livello, svolgendo un lavoro prima di tassista e ora di negoziante di articoli sportivi. Il suo primo successo risale al 2006 con 6h45’24”, ma la gara risultò più lunga di circa 800 m. Il suo miglior tempo al Passatore risale al 2011 con 6h25’46”, mentre il record personale al Campionato Mondiale ed Europeo 100 km di Seregno (22.04.2012) con 6h23’20”. Al traguardo 2˙191 atleti (154 in più del 2016) di cui 1˙828 uomini e 366 donne, mentre 112 sotto le 10 ore. Nella 44a edizione della 100 km del Passatore che si era svolta il 28 e 29 maggio 2016 si erano registrati invece 2˙655 partecipanti, con 1˙100 esordienti, 2˙037 al traguardo oltre 70 atleti di 30 Paesi esteri, 390 donne, 19 atleti diversamente abili e 28 praticanti Nordic Walking.

Dopo le premiazioni Giorgio ha confessato che è stata una vittoria difficile, poiché aveva avuto una settimana complicata per ragioni fisiche, che non gli avevano consentito di alimentarsi al meglio. Infatti ha dovuto eliminare la verdura e assunto pochi sali minerali, anche per questo negli ultimi chilometri e sull’arrivo ha sofferto forti crampi. «È la prima volta che mi accade e questo un po’ mi è spiaciuto non tanto per la gara in sé che comunque sono riuscito a vincere, ma per non essere riuscito a salutare tutti i tifosi e gli amici come avrei voluto in piazza a Faenza nella notte. L’anno prossimo tornerò certo per cercare di vincere, ma anche per godermi molto di più la gara e i sorrisi della gente. Corro soprattutto per essere felice e il Passatore mi regala questa felicità ogni anno». “Re Giorgio” ha ricordato che c’è stato un gran caldo fin dai primi chilometri e lui ha cercato di non forzare, di rimanere tranquillo, di gestire le energie, come aveva programmato. La sua prima parte è stata più lenta rispetto al passato, ha cercato di amministrare le energie e il vantaggio di pochi minuti che aveva sul secondo. Nella seconda parte ha dovuto comunque accelerare, poiché il vantaggio sugli inseguitori stava diminuendo e ha tenuto duro. Giorgio ha confessato che ogni sua vittoria al Passatore gli ha dato qualcosa e regalato grandi emozioni.

«Certo al primo successo mai avrei pensato di poter vincere per dodici volte consecutivamente, lo ritengo qualcosa di grande, non potrei vivere un sogno più grande. Certo che sento un po’ di pressione prima di questa gara. Tutti mi vogliono ormai solo e solamente vincente, io dico sempre che non ne sono sicuro e gli amici pensano che scherzi e danno per scontato ormai il successo. Non è così, magari lo fosse, anche se sono contento di aver fatto 12 e di aver conquistato per un altro anno questa fantastica gara».

Giorgio ancora una volta si è mostrato estremamente lucido nell’analisi della sua performance, lui uomo timido, educato e assai gentile con tutti. Nel pre-gara, tra i numerosi partenti, Re Giorgio è stato ricercato da tutti, per autografi, saluti, foto, ma una volta partito la tensione si è sciolta.

Di seguito i passaggi della gara di Giorgio.

LUOGO KM TEMPO MEDIA POS DISTANZA TEMPO MEDIA POS
Firenze 0
Borgo S. Lorenzo 31,5 2h09’21” 4’06” 1 31,5 2h09’21” 4’06” 1
Colla di Casaglia 48 3h30’05” 4’22” 1 16,5 1h20’44” 4’53” 1
Marradi 65 4h35’36” 4’14” 1 17 1h05’32” 3’51” 1
San Cassiano 76 5h22’55” 4’14” 1 11     47’19” 4’18” 2
Brisighella 88 6h13’16” 4’14” 1 12     50’22” 4’11” 1
Faenza 100 7h03’54” 4’14” 1 12     50’39” 4’13” 3

Come testimoniano i parziali e le parole stesse del protagonista, la gara di Calcaterra è stata molto regolare, condotta con criterio. Rispetto a un certo passato, più accorta nella parte iniziale. Il tratto più veloce tra Colla di Casaglia e Marradi (17 km) in 1h05’32” ovvero a una media di 3’51” al km. 4’17” il distacco finale sul 2° classificato ovvero circa 1 chilometro non è poco e 30’40” sulla 1a donna, che ha realizzato il record femminile della manifestazione. La 12esima vittoria al Passatore rappresenta la sua 46esima ultramaratona per un totale di quasi 3˙793,267 km percorsi su distanze che spaziano tra i 50 e i 100 km. Giorgio ha corso 26 gare di 100 km con 12 al Passatore. 16 volte ha corso la distanza in meno di 7 ore. Ha vinto 3 volte il Campionato Mondiale (2008, 2011, 2012), 3 volte il Campionato Europeo (2008, 2011, 2012) e 1 volta il Campionato Italiano (2013).

«La 100 km è stata ed è per me una bellissima esperienza!» così egli scrive nel suo sito.

Evidentemente Calcaterra ha trovato proprio nella 100 km la sua dimensione dopo essersi approcciato con il mondo delle ultradistanze con la gara sui 50 km. Ci si potrebbe domandare che risultati potrebbe ottenere su distanze più lunghe. Certo che Giorgio ha trovato il suo equilibrio in questa modalità e non cambia. Il campione romano percorre un numero elevato di chilometri in allenamento, circa 30 km al giorno nei periodi di carico, in genere in due sedute. In passato gareggiava quasi ogni domenica, ma ora un po’ meno. Non è stato mai un atleta che ha prestato attenzione agli esercizi di stretching, ginnastica, massaggi. Ha ottenuto risultati di rilievo in un certo modo e così ha persistito. Egli ha veramente un motore diesel con una cilindrata notevole; la tecnica di corsa forse è un po’ carente nel movimento delle braccia, spinge soprattutto con i quadricipiti. Ma d’altronde ci sono stati campioni che hanno corso piuttosto male dal punto di vista stilistico, ma sono riusciti ciò nonostante a ottenere risultati eccelsi.

Indubbiamente Giorgio spicca per le qualità di resilienza e autoefficacia, tanto care agli psicologi sportivi; dal punto di vista umano, per la cordialità e l’umiltà.

A 45 anni Giorgio appare ancora in grado di realizzare buone prestazioni anche in quanto ha una innegabile costanza in allenamenti e gare, non è soggetto a infortuni fisici. I suoi futuri appuntamenti saranno sicuramente il Campionato Mondiale 2017 e il prossimo anno la 100 km del Passatore. Riuscirà a fare 13? Intanto permettiamogli di gustare questa sua ennesima prova di efficienza e di umanità.

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