Intervista a Giorgio Calcaterra – 100km di Passione
1- Quando hai iniziato a prepararti per il Passatore?
Non ricordo esattamente la data nella quale ho cominciato a prepararmi per il Passatore, solitamente

comincio due mesi prima, può sembrare poco ma non bisogna dimenticare che non parto mai da zero, ma che di solito parto con un allenamento per la maratona già fatto. Mi sono allenato solo facendo km più o meno una trentina al giorno. L’ultimo lungo l’ho fatto alle sei ore del donatore tre settimane prima del Passatore
2- Hai avuto un coach? Ti segue ancora? Tabelle?
In passato ho avuto diversi allenatori ma non per la distanza della 100 km. Negli ultimi anni mi sono sempre allenato da solo.
3- Hai avuto crisi? Infortuni? Hai mai pensato di mollare ad un certo punto?
Durante il Passatore 2018 ho avuto una lunga crisi che è durata dal trentesimo km alla fine della gara. Purtroppo un dolore al fianco non mi ha mai mollato però non ho pensato a fermarmi. Infortuni negli anni ne ho avuti diversi, ma credo sia normale perché non sono mai stato molto prudente.
4- Hai seguito una alimentazione particolare? Integratori?
Non seguo diete ma credo di mangiare abbastanza bene. Non mangio ne carne ne pesce per motivi etici per il resto cerco di mangiare ad ogni pasto i vari nutrienti e di seguire la regola del poco e spesso. Integratori li prendo solo al bisogno, come i sali minerali quando fa caldo o il recupero estremo dopo un gara o un allenamento molto impegnativi.
5- Hai fatto qualche maratona prima del Passatore da Gennaio 2018 a Maggio 2018?
All’inizio del 2018 ho fatto la maratona di Fano e quella di Roma dove ho provato l’esperienza di partire per ultimo e di provare a risalire le fila salutando più gente possibile (il mio real time è stato di 2h 42′)
6- Per preparare bene le gare di ultramaratone è bene privilegiare la quantità di km o la qualità (medi, variazioni ecc..)?
Per preparare una 100 km credo sia giusto prediligere i km.
7- Che consigli daresti per affrontare il Passatore?
Consiglio di fare km, aumentandoli molto gradualmente e senza eccessi, ascoltandosi. Un lungo di 60 km lo consiglio ma se vediamo che per noi è troppo faticoso, meglio spezzarlo. 30 il pomeriggio e 30 la mattina seguente possono comunque darci una mano senza stancarci eccessivamente. Poi bisogna provare a mangiare in corsa perché potrebbe darci fastidio qualcosa e in gara sarebbe meglio non improvvisare nulla. Anche la testa conta, prepariamoci anche mentalmente.
8- Ci sarai per il Passatore 2019?
Spero di poter correre anche il Passatore 2019, dico spero solo perché mi reputo fortunato ad aver concluso 13 volte il Passatore e so che l’imprevisto ci può sempre essere
Grazie Giorgio
A cura di Massimo Carosini e Veronica Mattioli
Gruppo FB: 100km di Passione