Un viaggio lungo 100km
Un viaggio intimo, dentro te stesso, dalle mille sfaccettature, momenti euforici, dove ti senti padrone del mondo, capace di qualunque cosa, si alternano a momenti di sconforto, dove tutto ti “grida” NO … e qui entra in gioco la tua personalità, la tua determinazione, la tua voglia di lottare contro tutto e tutti, è arrivato il momento di stringere i denti, di mettersi il paraocchi, come per i cavalli e senza mai “guardarsi” intorno, senza farsi troppe domande, andare avanti.
Sei solo te e quella strada, che sembra non debba finire mai, quei cartelli che scandiscano i chilometri, sempre più lunghi … e via avanti, nel freddo nella notte, fino a quando la montagna non diventerà collina e questa metro, dopo metro non cederà il posto alla pianura, i tornanti, diventeranno prima dolci curve e poi diritte infinite, dove, una fila di lucine più o meno intermittenti saranno il tuo punto di riferimento e altre piccole luci nei campi di grano ancora verde diventeranno le tue compagne di avventura, fino a quando davanti a te inizierai a vedere il chiarore di quella città che alcune ore prima, nel sole battente, del pomeriggio fiorentino era il tuo sogno, era l’argomento di conversazione, nell’assolata salita che portava Fiesole con i tuoi compagni di viaggio … eccola Faenza con quell’ultima infinita diritta che ti porterà fino in piazza del Popolo … Adesso il “viaggio” è finito !
Foto : Tutti i miei 34 “viaggi” (30 hanno visto Faenza), manca solo uno (1975) andato perso ed essendo la foto eseguita all’indomani del Passatore di 2 anni fa, manca anche quello del 2017.
Claudio Guidotti