Il mio primo PASSATORE parte molti anni. Tra qualche mezza e qualche maratona sbirciavo e mi documentavo con profondo interesse a questa corsa magica, che forse definivo un pò più come una missione e che vedevo come un sogno, che probabilmente per me, appassionato di corsa ma con tempi normali, sarebbe rimasto come qualcosa di irrealizzabile.
Seguivo Re Giorgio un pò come un idolo con la speranza che un giorno, quelle emozioni che leggevo dagli altri, magari le avrei provate anch’io.
Ecco che così a gennaio decido di provarci e mi iscrivo, cominciando la preparazione con grande entusiasmo, forse pure troppo, che mi porta ad infortunarmi e a rimanere ai box per tutto il mese di marzo, portandomi a decidere a gettare la spugna. Appena riesco a riprendere un mio amico mi fa “ma falla lo stesso.. al massimo la fai camminando.. tutta esperienza per il prossimo anno.. “.
Ecco che alle 15 di sabato sono puntalmente in griglia a Firenze con grande emozione e anche un pò di timore, ed estasiato di vedere più di 3000 matti pronti a mettersi in gioco per 100 km. Fa caldo ma si parte tranquilli e in pochi km si sale verso la Fiesole. Riconosco Marcus che avevo conosciuto sui social, ma che personalmente non avevo avuto il piacere di conoscere.. passiamo un pò di km assieme a scambiare un pò di battute.
Il clima è festante e il viaggio si preannuncia piacevole. Appena comincio la discesa le gambe vanno bene tanto che mi porto ad andare a ritmi anche forse troppo forti, ma non appena la strada spiana avverto qualche strana sensazione, come se fossi un pò a corto di energie e quindi al ristoro successivo decido di fare il pieno, che poi probabilmente pagherò… Comincia la salita per la Colla e mi sento bene, salgo ad ottimo passo e mi diverto conoscendo parecchia gente, accompagnato dalla mia amica in bici che mi supporta. Si arriva alla Colla e sembra di essere al giro d’Italia, qui come previsto mi faccio un pit-stop ai massaggi e cambio volante, con l’idea di buttarmi con la speranza di far ottimi 20 km. Qui purtroppo arrivano dei dolori imprevisti, comincia a farmi male un fianco, probabilmente dovuto alla confusione alimentare fatta. Tengo duro fino a quasi Marradi ma da qui mi diviene quasi impossibile correre e mi metto in modalità camminata nel pieno della notte che rende questo percorso quasi mistico… quasi un viaggio… di mollare nn ci penso proprio.. anche se i minuti e le ore passano incessanti… ma io sono qui per arrivare mica per il tempo..
E’ cosi che arrivo al km 95. All’arrivo ci sono la mia super accompagnatrice in bici e un mio amico. Sento che sono vicino a quello che ho sempre considerato un sogno e metro dopo metro l’emozione di essere ormai ad un passo dal farcela mi rende sempre più felice e commosso, che decido di non ascoltare dolori e di correre fino all’arrivo di Faenza…. quell’arrivo che avevo sempre visto come qualcosa che forse non avrei mai realizzato ma che immaginavo quasi come un sogno.
Il tempo magari non è un granché, ma il PASSATORE va concluso e vissuto.
E il mio primo PASSATORE è stato un insieme di emozioni, risate, sofferenze e felicità.
Ci vediamo il prossimo anno.
Scusate se mi sono dilungato un pò.