Il magico Passatore di Angela Gargano, Mariella Dileo, Gionata Cedrola e Nicola Laporta di Mariella Dileo
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Il magico Passatore di Angela Gargano, Mariella Dileo, Gionata Cedrola e Nicola Laporta
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- Scritto da Mariella Dileo
- Categoria: Ultramaratone
Ci sono viaggi… e viaggi… Ci sono amici… e amici…
Ci sono alcuni viaggi che puoi fare solo con determinati amici perché richiedono che tu abbia qualcosa in comune con loro… Per fare questo viaggio, chiamato Passatore, si richiedeva una cosa speciale: essere fuori di testa, e noi quattro lo siamo veramente.
Angela Gargano, al suo decimo Passatore, la veterana del gruppo, la nostra sicurezza.
Mariella Dileo, al suo secondo Passatore, con una voglia incredibile di viverlo ancora, quel Passatore.
Gionata Cedrola, al suo primo Passatore, ma una carica e una energia da farne due insieme… sempre pronto a incitare tutti.
Nicola Laporta, al suo primo Passatore, alla sua prima ultra, ha avuto la sfortuna di avere noi tre come amici, ma ci ha creduto, fino ad arrivare alla partenza di una delle gare più estreme.
Il Passatore può essere anche per tutti se si pensa solo come raggiungimento del traguardo, ma diventa per pochissimi se si pensa di viverlo, nella sua completezza, nella gioia e nel dolore, e per fare questo devi avere le gambe, e quando loro ti molleranno perché diventate rigide, ci devi mettere la testa, e quando anche lei non ti darà più motivi per andare avanti, ci devi mettere il cuore… Solo lui potrà rimettere in moto tutto. Molti possono dire di aver raggiunto il traguardo, ma pochi possono dire di averlo vissuto… Noi lo abbiamo… vissuto… sognato… sofferto… desiderato e gioito insieme, quel meraviglioso traguardo.
Siamo partiti alle 15.00 da Firenze con il cuore che ci scoppia. Angela soffriva l’assenza di Michele in gara; Michele non è solo il marito, è la sua colonna portante. Mariella partiva con la gioia di aver rivisto la figlia Laura, ma con il dolore di non ritrovarla a casa perché ritornerà a Londra: un bacio, un abbraccio e la promessa di arrivare a Faenza. Gionata, con la sua simpatia e forza, ha una parola per tutti. Nicola, i suoi occhi parlano da soli, emozione a mille… voglia di vedere il percorso, voglia di leggere nei nostri occhi la sicurezza che ci arriveremo a Faenza.
Lo spettacolo che si apre davanti a noi è meraviglioso. Da Fiesole si può ammirare tutta Firenze, e la salita comincia a farsi sentire. Angela la perdiamo subito, ma io la conosco bene, l’amica mia; so che lei deve rispettare i suoi tempi, ma quando avremo bisogno, Angela magicamente la ritroviamo con noi con il suo sorriso e la sua forza. Gionata si allontana da noi, ma noi lo vediamo sempre, mentre io e Nicola restiamo sempre insieme.
Le colline toscane ci regalano paesaggi incantevoli. Lungo il percorso troviamo tanti amici con cui rubiamo attimi di riposo, scattando qualche foto, ma quelle più belle sono quelle che scatteremo con i nostri occhi e conserveremo nei nostri cuori. Credo che ognuno di noi ne abbia fatto un album particolare.
Alle 9:30 siamo al Passo della Colla,1° traguardo importante, 913 metri di quota. Nel tendone, ci ritroviamo io, Angela, Gionata e Nicola. Ci cambiamo gli indumenti e, da un abbigliamento estivo, passiamo ad uno invernale con cappello e guanti per affrontare il freddo della notte e del bosco. Luce in testa e cuore in mano, iniziamo a scollinare. Le gambe dopo 50 km vanno che è una meraviglia, come spesso mi dice Nicola. Angela la perdiamo di nuovo e Gionata pure. Siamo come un treno con Gionata in testa, Angela in coda, io e Nicola al centro, ma sempre pronti a ricompattarci.
La discesa ci aiuta a rilassarci, a vivere lo spettacolo naturale più bello che abbia mai visto. Migliaia di lucciole a farci compagnia; che musica, le rane, con il loro gracchiare; un chiaro di luna da favola e, soprattutto, il pensiero che ormai quello che abbiamo da fare è meno di quello che abbiamo fatto.
Quello che stiamo facendo è veramente una grande impresa! Attraversare a piedi due regioni! Lo percepiamo quando lungo la strada troviamo amici stremati, ma che non si fermano, amici che si uniscono a noi per unire le forze e sostenerci. Cominciano anche le nostre crisi!
A Marradi, la mia luce si spegne e per un attimo vedo buio. Dico a me stessa, come lo scorso anno, perché abbia voluto mettermi in gioco in una corsa così difficile; mi prometto, per darmi forza, che non la farò più, ma che devo arrivare al traguardo. Sono tanti gli amici che mi aiutano… tantissimi. Questa è la magia del Passatore: tutti sono in sofferenza e tutti pronti ad aiutarti.
Perdo Nicola, ma solo il tempo di superare la mia crisi ed ecco che, come detto prima, Angela quando ti deve aiutare c’è sempre. Riprendiamo Nicola. Il nostro treno si è ricomposto. Noi tre siamo di nuovo insieme, e ci promettiamo che da lì al traguardo non ci lasceremo più. Mancano 20 km. Con Angela prendiamo un passo favoloso, ma Nicola in preda ai crampi non riesce a stare al nostro passo.
Intanto comincia ad albeggiare. A ricordarlo è il canto del gallo che ci scandisce il passaggio al nuovo giorno. Che meraviglia! Con la gioia nel cuore e la consapevolezza che il peggio è fatto, arriviamo al 95 km. Ora i chilometri sono tutti segnalati, ed è bellissimo leggere quei numeri e sapere che sono i km che abbiamo percorso.
Perdiamo Nicola. Allora io e Angela decidiamo di camminare al contrario per aspettarlo e lo chiamiamo continuamente: credo che si sognerà le nostre voci. Ecco Nicola! Vediamo la sua maglia gialla, ma soprattutto quelle sue due grandi mani che ha stampato sulla sua maglia. Quelle mani hanno sorretto lui e noi lungo quel percorso e ora dovevamo stringerle per arrivare insieme al traguardo. Nicola ci raggiunge, ci scattiamo la foto al 99° km, e poi via a vivere il momento più emozionante. Le tre mani di Nicola, perché lui aveva con sé una mano che non lo ha mai lasciato, prendono da un lato la mano di Angela e dall’altro lato quella mia. Nicola ci dice che vuole piangere. Io non lo dico ma le lacrime già segnano il mio volto. Ognuno di noi è con i propri pensieri, ma le mani ci stringono con una forza che non so da dove ci arrivi. Si vede il traguardo… La magia si è compiuta!
Se Dio vorrà, il prossimo anno ritornerò al Passatore perché ci sono amici… e amici…. Ci sono viaggi… e viaggi. Il Passatore è un viaggio e un amico unico al mondo!
Clicca qui per le foto (di Michele Rizzitelli)
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