IN GINOCCHIO PER LA MIA PRIMA CENTO!
Crevalcore, Sabato 20 maggio 2012 ore 4.04 magnitudo 5.9
Nemmeno il tempo di riflettere sull’atto terroristico di Brindisi che torniamo in ginocchio, svegliati e impauriti, alle 4 del mattino, da una tremenda scossa di terremoto.
In questo stato d’animo decido all’ultimo di provare a correre il Passatore. Parto per Faenza ad una condizione: non lascio mia figlia Lucia sola in una terra che trema. Lei sarà con me, nulla ci separerà!
Firenze, Sabato 26 maggio 2012 ore 15.30 partenza per un sogno
Da Faenza raggiungo Firenze tranquilla, Lucia è in buone mani, è con me e dentro di me.
Parto tranquilla, la strada è lunga, non mi sembra di correre, il mio corpo scivola lungo le colline morbide che ci porteranno a Faenza, non mi sembra di correre, passo i primi traguardi, mia figlia è lungo il percorso e col suo cartellone di “Forza mamma” è pronta a farmi il tifo, mi applaude, mi incita, mi vuole raggiungere per abbracciarmi. Vorrei baciarla ma la commozione mi assale e scappo via davanti alla paura di piangere, io non so piangere, io non voglio piangere, è un lusso che non posso permettermi. La mia vita è troppo dura per regalarmi momenti di lacrime. Ma è proprio perché la vita è dura che mi ha insegnato a piegarmi senza spezzarmi, vado avanti, mangio la salita in un boccone, non credevo fosse così semplice e, ridendo, scherzando, giocando raggiungo “la Colla” un traguardo temuto da tutti, ignara del buio della notte prossima…
E’ buio…vado in crisi…
Vedo il cartello del 99°km, mi fermo, mi guardo intorno, mi chiedo dove sono, non riconosco il luogo, mi chiedo cosa sto facendo, non riconosco la mia figura, vedo la luce del finish-line e come svegliata da un sogno, mi chiedo cosa sia successo in questo frattempo, non ricordo, è un oblio…
Mi dicono soltanto che ho corso i 100km del Passatore in 10h18.55 arrivando 196° assoluta, nonché 14° donna, boh…non capisco cosa sia successo quella notte, troppe sono state le emozioni per capire che sia una realtà e non un sogno.
“Ma davvero ho corso i 100 km del Passatore?”
Che cos’è il Passatore? Chi è il Passatore?
IL Passatore per me è come un uomo, un Uomo vero, un Uomo cortese, è il Passator Cortese!
Molti mi parlano di Lui, nel nostro ambiente è un vero idolo leggendario, temuto e rispettato. Bello, affascinante, galante ma forte, tosto e ambizioso, insomma, un vero Uomo! Una signora, una che di uomini come Lui ne conosce parecchi, me ne parla con gli occhi di un’innamorata, si vedono gli occhi che le brillano mentre mi racconta del suo amore e io, come una vera ragazzina me ne innamoro a prima vista…
M’informo, mi guardo intorno, cerco ogni cosa che possa portarmi a Lui, voglio conquistarlo, iniziano le prime carezze, i primi baci, i primi regali: tre maratone in 3 mesi, la Strasimeno, la 8 ore, la 50 di Romagna, cerco anche di partecipare al suo Trittico, tutto cerco di fare per attirare la sua attenzione e il suo giudizio. Ogni qualvolta che finisco una gara è per me come un macigno che si abbatte facendomi piegare dalla sofferenza e dalla paura di non essere alla Sua altezza. Lui sembra non accorgersi di me, gli giro intorno, cerco di farmi vedere lungo la strada, parlo con i suoi amici, ma Lui sembra molto lontano da me, ha altre signore da accontentare. Io, in realtà, sono semplicemente una ragazzina stupida alla prima esperienza. Aspetto con ansia il primo incontro, cioè la realizzazione di questo mio sogno, mi compero le scarpe nuove, preparo la cenetta con i suoi gel ed integratori preferiti, metto nella borsa il vestito da sera di ricambio per essere fresca dopo aver percorso tutta la strada in salita che mi separa da lui, ma nulla calma la mia paura.
Ne sono talmente innamorata che il suo rifiuto sarebbe per me una sofferenza troppo grossa da superare.
Parlo di questo mio emozionante sogno col Grande Andrea, che decide di accompagnarmi lui lungo il viaggio, mi vuole aiutare logisticamente e moralmente a realizzare questo sogno. Non smetterò mai di ringraziarlo per ciò che ha fatto per me. E’ stato Unico, perchè Grande lo è già!
Il Passatore è un Uomo passionale, sa regalarmi momenti d’intimità meravigliosa, sa amarmi passionalmente, sa spogliarmi dolcemente….
…racconto interrotto…
Crevalcore, martedì 29 maggio 2012 ore 9.03 magnitudo 6.0
Tutto finito, tutto cancellato, tutto annullato! La mia emozione è finita, la mia mente è cancellata, la mia vita è annullata!
Non mi sento più una persona dignitosa, sono stata spogliata da tutto, dentro e fuori di me, sono figlia del terremoto, ora!
In ginocchio sono partita e in ginocchio sono tornata!
Ma sono soltanto in ginocchio, sono soltanto piegata!
Vorrei poter dimenticare questo terremoto, eppure è ancora molto vivo dentro di me, ricordo tutto, ricordo la notte in cui, durante il primo terremoto, il muro della camera da letto tremava, urlava e io insieme a lui tremavo, urlavo…
Vorrei poter dimenticare quei 400mt di corsa che feci di giorno, durante il secondo terremoto, per raggiungere la scuola di Lucia tra i palazzi storici e possenti che sembravano di cartapesta, tra la terra che sembrava un tappeto sbattuto al vento, tra le pietre e i calcinacci che volavano dal cielo…
Vorrei poter dimenticare i brutti ricordi e tenere solo quelli belli, ma alla mente non si comanda!
Soprattutto vorrei dare a mia figlia Lucia quella tranquillità e quella felicità che per ora non posso darle. Mi sento impotente, fallita, delusa nel mio tentativo di essere mamma e di essere umana.
Infine, in questa mia storia, ho scoperto chi veramente mi è Amico, tanti sono stati cancellati dalla mia lista emotiva, ma tanti ho tenuto scoprendo in loro un valore vero, un valore che va ben oltre la perdita che ho avuto.
GRAZIE AMICI!!!
Siete in tanti a cercare di farmi dimenticare i brutti momenti e a farmi ricordare quelli belli che ci sono stati nel frattempo.
GRAZIE AMICI!!!
Le vostre mani tese mi stanno dando la forza di rialzarmi facendomi diventare più forte di prima.
GRAZIE AMICI!!!
Oggi, a distanza di due settimane dal disastro, rivoglio e pretendo le mie emozioni dimenticate, quindi, rimane tutto rimandato al Passatore 2013, momento in cui spenderò tutte le forze e le energie accumulate dalla rabbia e dall’impotenza che ha l’uomo davanti alla natura.
Mi riscatterò!
E questa, è una promessa che faccio a voi, Amici miei!
Ilaria Marchesi
Uisp Creval..corre
Fidal Ass.Pol. Scandianese