Io Peppino Manisera posso dire “Io c’ero” nella 42′ edizione
Nella mia innata fanciullesca-testardaggine, mi son presentato sulla linea di partenza a Firenze, sabato, 24 maggio. Nessuna preparazione specifica, solo tre maratone e due trail belli duri, da inizio anno. Non mi avevo prefisso NULLA, se non partire ed arrivare. Mi ero detto ogni 20km, un km di cammino. Ore 15,00 si parte. Non provo particolari emozioni, sto bene e mi commuovo con me stesso. Mi AUTO-COMPLIMENTO e vado, vado…..al mio fianco, o quasi Santo Pagano. Indomito anche se nervoso.
Dopo pochissimi km perdo la mia lucina posteriore, era superflua, meglio così un peso in meno. Si va, si va e si va molto bene. In men che non si dica, arrivo al passo del Colla. Non mi sembra vero! Ho corso per 48km e mi sento carico come se avessi fatto un semplice riscaldamento. Ci si cambia, si ristora, si mette la lampada frontale e si riparte. Discesa. Non sono forte in discesa, eppure quella notte tra il 24-25 maggio, tra le curve tagliavo alla perfezione,Io quella notte Ho Volato. Un volo che mi avrebbe portato a tagliare il traguardo del mio primo 100km Passatore. Si sa dopo la discesa arriva la salita. La mia salita è iniziata intorno all’ottantesimo km per colpa di una bevuta, involontaria, di acqua frizzante. Nausea, bruciore di stomaco e singhiozzo mi hanno accompagnato fino alla fine. Non ho potuto più correre, solo camminare. Quando è spuntato il cartello 98km, la gioia, l’incredulità, lo stupore, l’emozione, la freschezza di quel giovane partito alle 15 del giorno prima ha sopraffatto il debilitato Peppino. Commozione fino alla fine ed oltre. Grazie Firenze, grazie Faenza, ma un GRAZIE IMMENSO GRANDE 100.000 METRI VA A TUTTA LA GENTE PRESENTE LUNGO IL PERCORSO e permettetemi di ringraziare, egoisticamente, me stesso perche’ fino a qualche anno fa fumavo e mai più, avrei immaginato di poter un giorno correre per 100km.
Peppino Manisera