La mia esperienza alla 100 km del Passatore è stata veramente unica
La mia esperienza alla 100 km del Passatore è stata veramente unica, ha previsto un percorso di lavoro veramente lungo e faticoso ma il risultato ottenuto ha ripagato ogni sacrificio .
Dalla partenza all’arrivo è stato un turbinio di emozioni che si sono sovrapposte con una velocità siderale , l’ansia della partenza è stata allontanata grazie prima ad una frase di un amico carissimo e poi dalle rampe che portano a Fiesole .
Quelle lunghe ore di camminata poi fino alla vetta Le Croci hanno dato frutti importanti poiché il tratto che porta a Borgo San Lorenzo l’ho affrontato di buona lena senza particolari strappi .
Da lì in poi ho conosciuto il momento più complicato ossia la salita che porta in vetta al Passo della Colla , su quei tornanti affrontati nella notte ho pensato ad una gara dello scorso aprile che mi ha insegnato a come gestire certi momenti .
Il Tuscany Crossing è stata una palestra di vita unica , la sofferenza sembrava lontana anni luce , dopo il secondo cambio di abbigliamento e di scarpe è iniziata la vera magia del Passatore .
È indimenticabile la notte passata in mezzo all’Appennino, spesso mi sentivo telefonicamente con vari amici che mi incitavano , erano svegli poiché affascinati da un qualcosa di irripetibile .
Senza il loro calore avrei avuto molte difficoltà , li ringrazio tutti , i Bafana Runners sono persone di una umanità di altri tempi .
Dal km.70 è iniziata la vera gara , ho optato per un microsonno di 10 minuti e poi sono ripartito , fino al km.85 ho vissuto in una dimensione che non conoscevo , poi ho effettuato l’ultimo cambio di abbigliamento e qui debbo ringraziare colei che non mi ha mai lasciato solo un attimo durante la gara .
La dolcezza di Sandra Tarca che assisteva il padre Cesare al suo 31º Passatore è stata da Libro Cuore , mi ha fatto sedere , ha spalmato della calendula sui miei poveri piedi poi ha provveduto a farmi indossare dei calzini asciutti onde evitare vesciche , infine mi ha dato la maglietta con cui avrei tagliato il traguardo .
Il suo “Vola Vola Ale ” è stato un inno alla vita , poi la scena l’ho condivisa con altri due amici che negli ultimi 6 km hanno voluto accompagnarmi seppur non fossero in gara .
Uno di essi mi ha fatto conoscere le maratone , l’altra si è aggregata passeggiando in bicicletta incitandomi a non mollare .
Poi la gloria , ho visto il traguardo di Piazza del Popolo , la Terra Promessa e da lì in poi ho capito che il mio sogno era divenuto realtà .
Sono arrivato lucido , lì mi attendevano gli amici che erano già finisher , c’erano persone provenienti dal mio paese per godersi un arrivo unico così come avevano fatto altri amici a Borgo San Lorenzo per l’intermedio la sera precedente .
Una volta varcata la linea del traguardo mi sono incamminato verso il ritiro di quella medaglia color Oro e ho rivisto i primi passi da podista .
È stata la gara più bella a cui abbia partecipato , l’organizzazione è stata impeccabile .
Sono Centista con tutti i crismi , tornerò ancora su questo percorso il prossimo anno però permettetemi di ringraziare tanta gente che in questi anni non mi ha mai lasciato solo :
mio Padre Mario , mia Madre Lea , Paolo , Fulvio , Attilio , Domenico , Maurizio , Barbara , Katia , Cesare , Sandra , Claudio , Lorenzo , Marco , Alfredo , Rocco , Giulio, Leo , Pino , Roberto , Laura , Pietro , Andrea , Biagio , Vincenzo , Martina , Ilaria , Viola , Piero e tutti i Bafana Runners.
Mi avete commosso amici miei , se sono arrivato in vetta è anche merito vostro .
Ps: il prossimo anno tornerò lungo quelle strade per il mio secondo Passatore .
Alessandro Chiari