LA PIU’ BELLA DI TUTTI!
Ciò che mi spinge a scrivere qualche riga sulla corsa più bella e affascinante del mondo, è stato l’incontro casuale circa un mese fa con il mio attuale mito sportivo, sconosciuto alle grandi platee ma ormai famoso lungo la Via Faentina.
In occasione di una maratona ho infatti avuto modo e soprattutto la fortuna di scambiare qualche parola con Giorgio Calcaterra che si apprestava a correre la seconda maratona a distanza di una settimana, pazzesco!! Chiaramente il nostro seppur breve dialogo si è orientato da subito sul “Passatore” e quello che più mi ha sorpreso, anche se in parte già conoscevo, è stata l’umiltà di questo super uomo nel raccontarmi qualche impressione e curiosità su quella che anche uno come lui, che di corse e di gare ne ha fatte e vinte tantissime, considera mi ha detto e ribadito “la più bella del mondo”!!
Venendo al sottoscritto, che il Passatore non lo ha mai vinto nemmeno nel più bello dei suoi sogni, di ricordi e di bellissime emozioni lungo la via Faentina le ho vissute però una quantità enorme, soprattutto durante e alla conclusione della mia prima “Cento” finita a 18 anni in lacrime di gioia mentre mi consegnavate un bellissimo orologio in ceramica, premio attribuito al più giovane arrivato in Piazza del Popolo, luogo che ha occupato una bella fetta del mio cuore per i brevi ma intensi momenti che ogni anno mi regala accogliendomi come un figlio che ha fatto tanta strada per ritrovare la sua mamma!! Tale impresa, perché chi l’ha finita sa che tale può essere definita una 100 km, la devo tantissimo a mio padre che me l’ha fatta conoscere avendola finita da solo l’anno prima e che mi ha accompagnato, talvolta anche senza partecipare, in alcune delle mie 12 edizioni portate a termine.
Da questa prima volta in quel di Faenza sono passati per me la bellezza di quasi altrettanti anni di quelli che avevo allora, e dopo i tantissimi “questa sarà l’ultima” che mi sono autoripetuto, mi stò preparando per la speciale 40° edizione. Dopo le mie prime tre edizioni concluse mi sono fermato per due anni, molto probabilmente se non fosse stato per una strana coincidenza il mio legame, ormai “vitale”, con il Passatore si sarebbe chiuso lì! Invece fu mio fratello, fedele accompagnatore in auto praticamente in tutte le mie 100, a parlare con un suo collega semisedentario, di questa corsa pazza che si svolge lungo una strada fra le più belle d’Italia, durante una notte fantastica e avvolgente, che soprattutto con luna e stelle diventa veramente la notte più bella dell’anno per chi la vive!!
Così sono tornato di nuovo a calcare la Faentina, questa volta in compagnia di Altero, che attualmente mi ha praticamente raggiunto come edizioni terminate, e che mi ha fatto rivivere il suo primo Passatore come se lo fosse di nuovo anche per me, avendogli dato (parole sue) una mano fondamentale per portarlo a termine, per me soddisfazione immensa e nuova commozione all’arrivo a Faenza.
I meravigliosi momenti vissuti in tutti questi anni sono e rimarranno impressi per sempre nella mia mente e nel mio cuore, a partire dalle migliaia di voci e magliette colorate radunate in Piazza della Signoria, che non ha bisogno di aggettivi o di complimenti, per poi salire sulle lievi e piacevoli salite di Fiesole e Vetta le Croci, dove il centista si sente un tutt’uno con la natura, per poi assaporare coi polmoni l’aria fresca della discesa verso Borgo San Lorenzo, per poi divorare un bel panino e una bella birra dall’”omino” con la roulotte alla Fonte dell’Alpe. Le sensazioni della notte ognuno si conserva ben strette le sue, perché di notte non si vede quasi nulla, ognuno è solo con se stesso e tutti siamo accomunati da questa strana passione che non è solo sportiva, ma soprattutto è la voglia di dimostrare a se stessi in primis, ma anche al mondo intero, che una semplice passeggiata di 100 km può farti vivere la vita sotto un aspetto e una dimensione migliore, può farti crescere, rafforzare la tua personalità e il tuo carattere, farti conoscere e confrontarti con persone sane e genuine, farti vivere l’alba di un giorno che ti porterà verso un traguardo che si trova alla fine di quegli ultimi tre rettilinei infiniti dalle parti di Brisighella, ma che è un traguardo della nostra vita, una sfida che si rinnova ogni fine maggio per dimostrare che è passato un altro anno e noi siamo sempre più vivi e più forti!!
Nel frattempo a me e Altero si è aggiunto un altro ex sedentario, si chiama Natale, ha raggiunto quota 5 Passatori, ma come tempi cronometrici ci ha già superati! Ci siamo fatti una promessa, che ognuno dentro di sè sa che non manterremo: abbiamo dichiarato (non giurato) di fermarsi a quota 20 Passatori!! Sarà vero???
Per finire, voglio fare un semplice ma immenso ringraziamento a quanti hanno saputo prendere in eredità la 100 km del Passatore da due care persone quali erano Francesco Calderoni e Alteo Dolcini che, con i pochi mezzi allora a disposizione ma con tanto impegno e tanto amore, hanno fatto sì che questa “Creatura” nascesse, crescesse e diventasse unica nel suo genere…
Marco Isacchi