Molti lo sapevano che avevo un conto in sospeso con il passatore… di Paolo Cattaneo
Molti lo sapevano che avevo un conto in sospeso con il passatore. Un anno che ci penso, che mi alleno, che faccio sacrifici, tempo tolto a tutto e a tutti; pioggia,vento neve,caldo,freddo nn mi sono fatto mancare niente in questi mesi ma nn rimpiango nulla di quello che ho sopportato anzi lo rifarei altre mille volte se solo penso a tutto quanto ha sofferto mio padre negli ultimi 6 anni della sua vita . Lui per me la Sua “ultra” l’ha già vinta a prescindere, la fatica e il dolore che ho provato oggi io non sono niente in confronto a quello che ha passato. L’ho fatta per lui e solo dopo per me, non avevo idea di cosa sarebbe stata, 100 km sono un infinita’ ma sapevo in un modo o nell’altro che io quella linea la dovevo passare, ad ogni costo. Un viaggio, xche tutto e’ il passatore tranne che una gara, salvo che per i primi 100 per gli altri e’ diverso. Ognuno con le proprie storie, motivazioni e obiettivo, Partiti da piazza Duomo completamente avvolti da un mantello di caldo che raggiungeva tranquillamente i 30 gradi, dopo qualche passaggio nelle vie del centro si sale per Fiesole con il gruppo resta bene o male compatto fino a San Lorenzo. Trovo Mirela che destino vuole incrocerò anche nel rettilineo finale che porta in piazza a Faenza, un saluto al volo e vado via con il mio passo Siamo circa al 30esimo e complice ritmi, condizioni meteo e preparazioni diverse fortunamente il Gruppo si sgrana con gente che inizia subito a camminare e altri che proseguono comunque a correre anche se ad un ritmo blando e i primi a beneficiare di questa cosa sono i runner ai vari ristori. Il sole inizia finalmente a fare capolino e complice una piacevole brezza si arrivo all’inizio del passo della colla che è il vero spartiacque del passatore. 18 km in pendenza costante che ti portano poi a scollinare verso Marradi. Personalmente ho sofferto di più la prima parte di gara che la seconda vissuta in un atmosfera unica, buio, luna piena e un cielo stellato..ho iniziato a correre ad un buon ritmo rispetto agli. Da qui in poi la strada che ti porta fino a Faenza e scandita da un religioso silenzio di tutti i runners che con le loro frontali e il braccialetto luminoso fornito nel pacco gara scendevano a valle. Credetemi se dico che era un atmosfera surreale, magica e mistica allo stesso tempo. Dal 70 in poi ho alternato corsa a camminata veloce che mi ha portato poi a tagliare con uno sprint finale il traguardo di Faenza. Un viaggio lo ribadisco, una gara sicuramente da fare anche se nn per tutti, ho visto tanta gente stare male e essere portata via in ambulanza o stare sui lettini delle croce rossa presenti lungo il tracciato. 100 km nn sono uno scherzo e se nn li affronti con la giusta preparazione puoi avere tutte le motivazioni del mondo ma alla fine nn ci arrivi. Ci sarebbero moltissime altre cose da dirvi ma nn voglio tediarvi per chi un giorno la farà sarò ben felice di raccontargli personalmente anche qualche piccolo accorgimento che sicuramente aiuta. Ora mi aspetta un periodo di riposo e di scarico e poi programmiamo la seconda parte di stagione. La prima mi ha regalato soddisfazioni enormi mai raggiunte da quando corro. Ps ho volutamente lasciato il Finish time alla fine….una volta tanto nn è la cosa più importante 13h12’18”
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