Un brivido che corre lungo la schiena, un’emozione fortissima…
Un brivido che corre lungo la schiena, un’emozione fortissima e un attimo senza respiro quando sfilo sotto lo striscione di partenza… IL PASSATORE sono alla 100 km del Passatore ed ancora non riesco a crederci. Il GPS non si è sintonizzato… speriamo non sia un brutto segno. Il caldo e l’afa creano un clima infernale… uscire da Firenze e salire a Fiesole è una tortura, corro cercando l’ombra, bevo e mi bagno appena posso. Seguo la strategia prevista: camminare in salita e correre in pianura e discesa ma senza esagerare.
Scendiamo verso Borgo San Lorenzo prima in una valle ombreggiata (un po’ di fresco) e poi di nuovo tra sole ed afa. Arrivo a Borgo S.L. (32k) in 3h30′, qui comincia l’ascesa vs la Colla (48k) prima dolce e, poi, abbastanza impegnativa da Ronta (39k). Proseguo con passo spedito ma senza mai spingere al massimo e sono in cima in 6h04′ con mal di schiena ed un lieve fastidio alla caviglia sinistra. La strada è ancora lunga… mangio, mi copro e mi preparo a scendere evitando di farsi trascinare dall’effetto discesa.
Dopo i 60k la situazione comincia a degenerare: cresce la stanchezza e la caviglia fa sempre più male e, soprattutto, non regge in fase d’appoggio… rallento e raggiungo Marradi (km65) in 8h20′. Mi fermo e mi siedo per fare un primo check del mio stato…riparto, con minor smalto, e mi difendo per una decina di km ma arrivo al ristoro dei 75k veramente in sofferenza…devo prendere atto che la gara si può dire sostanzialmente chiusa, non resta che camminare. I fari delle auto che sopraggiungono certificano il mio stato di difficoltà con la caviglia… cammino ma la mia ombra ciondola lateralmente in modo eccessivo per la mancanza di appoggio e questo, alla lunga, non fa bene in generale.
Il ritmo è decisamente lento, i chilometri sembrano non passare mai… cammini, cammini, cammini, poi guardi il GPS e hai fatto 300 metri. E’ il momento mentalmente più difficile. Passano Lory e Roby, non mi notano e li chiamo. Roby si gira e mi invita seguirli ma non ne ho proprio… sono in crisi profonda e nemmeno provo a seguirli per un attimo.
Arrivo a 85k sfinito… mi siedo e decido di chiudere un attimo gli occhi per cercare di rilassarmi e recuperare… mi addormento secco per 15 minuti (era successo anche lo scorso anno a qualcuno… ndr) e mi risveglio infreddolito e, quando provo ad alzarmi, mi accorgo di essere praticamente bloccato. Nel tentativo di rimettermi in piedi mi piglia un crampo… riparto e dopo un decina di minuti di grande sofferenza, i muscoli decidono di tornare a funzionare. Penso che mi mancano 15k: sarebbero una banalità in condizioni normali ma, a questo ritmo, parliamo di almeno 3 ore… ancora tre ore.
Comincio a rinsavire dopo i 90k per l’effetto count down, l’orgoglio e l’arrivo funzionano da anestetico e, dopo i 95k, comincio almeno a camminare a passo rapidissimo, quasi corricchiando. Lunghissimo rettilineo di ingresso a Faenza… foto al cartello 99k e avanti di nuovo … intravedo la Piazza del Popolo ed il traguardo… non capisco più niente e mi rimetto pure a correre (più o meno) anche se in modo un po’ ridicolo… allargo le braccia e passo sotto il traguardo in 15.06.33.
Non ci posso credere… ci sono riuscito… la hostess mi infila la medaglia con un sorriso nemmeno avessi vinto battendo Calcaterra… ma insomma, nel suo piccolo, anche questa è un’impresa… la mia come quella di tutti quelli che sono qui.
Sono, ormai, passate le 6… penso con affetto ai tre che stanno per partire per un’altra grande avventura (questa sera avremo molto da raccontarci) ma un pensiero (ed un ringraziamento) va anche alle tantissime persone che mi hanno sostenuto e spinto negli ultimi giorni (seguendomi anche on line durante la gara), è stata una bellissima sorpresa ed il vostro sostegno è servito.
Alla fine ho chiuso perfettamente in linea con l’obiettivo (14/16 ore) anche se, sino a Marradi si poteva sperare in qualche cosa di meglio… ma la storia continua.
Marcello Barlassina Pettorale 2291